Vettori di patogeni per l'uomo e per gli animali: le zecche
Le zecche sono efficienti vettori di patogeni, sia per gli animali che per l’uomo, appartenenti alla classe degli Aracnidae.
In Italia vi sono circa 40 specie, la maggior parte appartenente alle famiglie Argasidae e Ixodidae, rispettivamente note come zecche molli, per la cuticola elastica, e zecche dure, per lo scudo dorsale chitinizzato.
CICLO BIOLOGICO ARGASIDAE
Le zecche molli sono comunemente note anche come “zecche degli uccelli” in quanto i volatili sono i loro ospiti principali.
Il ciclo biologico delle zecche molli prevede i seguenti stadi vitali: uovo, larva, da due a quattro stadi ninfali e infine lo stadio adulto.
Le zecche molli devono compiere un pasto di sangue per passare da uno stadio di sviluppo all’altro tramite la muta. Compiono generalmente pasti di sangue veloci pertanto si trovano nelle vicinanze dell’ospite (nidi, tane, anfratti), con particolare attività in estate o in ambienti riscaldati.
La durata del ciclo di sviluppo, variabile da poche settimane a tre anni, è condizionata dalla presenza di un ospite, dalla temperatura e dall’umidità dell’ambiente. Non sono, infatti, attive a temperature inferiori a 10°C ma muoiono solo attorno agli 0°C. Tollerano invece basse umidità perché assorbono parzialmente l’umidità dall’ambiente.
In Italia la specie principale degli Argasidae è Argas reflexus, detta zecca dei piccioni e presente negli ambienti di nidificazione dei colombi. A. reflexus può inoltre, in caso di infestazione massiccia, entrare nelle abitazioni tramite finestre e anfratti.
Un’altra specie meno diffusa ma con caratteristiche comportamentali similari è Ornithodoros coniceps sempre associata ai colombi.
CICLO BIOLOGICO IXODIDAE
Le zecche dure presentano un ciclo biologico similare agli Argasidae, il quale si differenzia solamente per la presenza di un unico stadio ninfale. Anche in questo caso, per passare allo stadio vitale successivo, la zecca necessita di un pasto di sangue, in seguito al quale può permanere sull’ospite per la muta o abbandonarlo.
La durata dell’intero ciclo, anche in questo caso variabile da poche settimane a tre anni, è influenzata da fattori quali la specie, la disponibilità di ospiti e le condizioni climatiche.
Tra gli Ixodidae più diffusi vi è Ixodes ricinus, detta anche “zecca dei boschi”. Presente in tutta Italia, ma soprattutto in Nord Italia, colonizza zone boscose, pascoli o aree urbane. Per essere attiva necessita di un’umidità relativa sopra all’80%. Larve e ninfe prediligono come ospiti roditori o piccoli mammiferi, mentre gli adulti preferiscono mammiferi di grandi dimensioni. E’ in grado di attaccare anche l’uomo e tutti gli stadi vitali aspettano l’ospite rimanendo in attesa del suo passaggio.
Un’altra specie presente in Italia è Rhipicephalus sanguineus, la quale presenta un’elevata specificità per il cane ma è tuttavia in grado di attaccare anche l’uomo. Vive in stretta associazione con il cane quindi in luoghi da loro frequentati quali canili, parchi, ecc. Risulta piuttosto resistente a variazioni di condizioni climatiche e per questo si può trovare attiva tutto l’anno. Il suo ciclo vitale è di circa 4-5 mesi perché vive in stretto contatto del cane e l’ospite è spesso facilmente disponibile.
Dermacentor marginatus è invece meno comune ma diffusa soprattutto al Sud, in zone steppose e nei pascoli. Il suo ciclo biologico è simile ad Ixodes. Larve e ninfe parassitano piccoli animali mentre gli adulti animali più grandi. Frequentemente su pecore, cani e anche sull’uomo.
Infine Hyalomma marginatum è presente soprattutto nel meridione e in particolare in Sicilia. Presenta un’elevata plasticità ecologica e può vivere in aree molto diverse e a diverse quote. Ciclo biologico simile a Ixodes della durata di 6-12 mesi. Frequentemente su erbivori selvatici come i cinghiali. Può attaccare anche l’uomo.